 | Bollettino di guerra del 24/10/1918 Il 24 ottobre iniziava l'attacco decisivo italiano sul massiccio del Grappa. Proprio in questa data, nel 1917, migliaia di soldati italiani, a causa degli intensi bombardamenti sul monte Krasij, dopo aver trascorso lunghe ore senza ricevere ordini, cercavano disperati di ritirarsi mentre i tedeschi li inseguivano. Era la disfatta di Caporetto... |
 | Bollettino di guerra del 25/10/1918 L'attacco continuava anche nel giorno successivo sul massiccio del Grappa. Nel complesso l'alto comando italiano poteva valutare con soddisfazione l'andamento dei combattimenti. Le truppe avevano opposto tenace resistenza e il morale dei reparti appariva più solido |

| Bollettino di guerra del 26/10/1918 La battaglia sul Grappa proseguiva serrata, con fluttuazioni continue; tra gli avversari furono catturati molti prigionieri. Le divisioni italiane continuavano instancabili la loro durissima azione di logoramento. |
ore 19,18
ore 21,20 I parte
ore 21,20 II parte
| Bollettini di guerra del 28/10/1918 L'esercito italiano, con il valido aiuto delle truppe alleate, tornava a guadagnare le posizioni invase e obbligava l'avversario a retrocedere. |
ore 15,55
ore 21,05
ore 22,00
ore 24,00 I parte
ore 24,00 II parte
| Bollettini di guerra del 29/10/1918 Il 29 ottobre era un nuovo giorno di attacchi nel settore del Grappa. Le truppe italiane ed alleate si impossessavano saldamente della riva sinistra del Piave ed espugnavano numerose altre posizioni. Intanto si continuava a respingere gli attacchi dei nemici. Nella sera Diaz dichiarava: “la lotta continua ma la prima battaglia, la battaglia per il passaggio del Piave è vinta”. Gli ultimi due telegrammi testimoniano come i deputati delle terre irredente, dei quali è riportato un elenco di nominativi, volgessero il loro animo riconoscente e devoto alla maestà del re d’Italia e come egli, a tale dichiarazione, rispondesse accogliendo con compiacimento la fervida manifestazione di patriottismo. |
 | Bollettino di guerra del 30/10/1918 Ad ovest del Piave le armate italiane continuavano ad avanzare rapide travolgendo il nemico che tentava di arginare la marcia. Contare i prigionieri tra gli avversari era impossibile, tanto incalzante era l’azione, ma Diaz comunicava che con l’avanzata, oltre a liberare le popolazioni delle città e dei paesi si liberavano anche i nostri soldati, catturati dal nemico ed obbligati a faticosi lavori nelle retrovie. |
ore 12,00
ore 14,20
ore 20,00
| Bollettini di guerra del 31/10/1918 Il successo italiano veniva definito grandioso, il nemico infatti era in rotta e a stento riusciva a contenere la pressione incalzante delle truppe italiane. Nel bollettino del pomeriggio il Generale Diaz si rivolgeva ai combattenti d’Italia, esortandoli ed incoraggiandoli con parole vibranti a continuare la lotta per sconfiggere definitivamente il nemico che, seppur ormai in ritirata, continuava ad aggrapparsi alle terre italiane per poter giungere ad una pace ad esso più favorevole. A sera la battaglia d’Italia veniva dichiarata vinta e si diffondevano orgogliose parole di elogio per le armate italiane. Il fronte di battaglia risultava comunque in continuo spostamento per l’inseguimento delle colonne nemiche ripieganti. |
ore 15,15
ore 18,40
ore 21,15
| Bollettini di guerra del 1/11/1918 Il nemico resisteva ancora dallo Stelvio all’Astico, vacillava sull’Altopiano di Asiago e si ritirava sul resto del fronte, travolto dal veloce inseguimento dei nostri, intanto le armate ottenevano brillanti risultati nelle loro azioni. Il generale Diaz evidenziava l’elevato numero di prigionieri e il bottino di oltre settecento cannoni, bottino di immenso valore. |
ore 16,30
ore 20,00
| Bollettini di guerra del 2/11/1918 Continuava la resistenza avversaria sull’Altopiano di Asiago, ma altrove le armate italiane e alleate avanzavano inseguendo il nemico in fuga e occupando nuove posizioni. Alcune armate meritavano l’onore della citazione e gli aviatori venivano definiti dal Generale Diaz “padroni del cielo”. |
ore 15,20
ore 19,00
ore 21,00 I parte
ore 21,00 II parte
| Bollettini di guerra del 3/11/1918 Nuovi assalti venivano lanciati con impeto contro le difese nemiche, ed alcune armate, infranti gli sbarramenti nemici, procedevano ad occupare nuove posizioni. Sul Tagliamento la cavalleria, debitamente appoggiata dalle batterie a cavallo dei bersaglieri vinceva aspri combattimenti contro l’accanita resistenza dell’avversario. Da parte del Generale Diaz non venivano risparmiate parole di elogio per i reggimenti che si erano particolarmente distinti, né per gli aviatori, che mantenevano inalterata la loro “eccezionale attività” A sera giungeva la comunicazione che le nostre truppe avevano attaccato Trento ed erano sbarcate a Trieste, il tricolore italiano sventolava sul Castello del Buon Consiglio e sulla Torre di San Giusto, mentre la cavalleria era entrata ad Udine. |
Bollettini del 4/11/1918Il 4 novembre alle ore 15,00 tutte le operazioni di guerra cessavano e veniva proclamata la fine della Grande Guerra. Il Generale Armando Diaz emanava un bollettino per celebrare la vittoria su "quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo".
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ore 17,40 I parte | 
ore 17,40 II parte |

ore 20,00 I parte | 
ore 20,00 II parte |

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