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Archivio di Stato di Salerno

X appuntamento - 28 marzo 2020 - "Il voluminoso (ma non il più voluminoso)"

L' appuntamento di oggi ci porta a conoscere la Platea (descrizione) dei beni posseduti dal Monastero di San Giorgio nell’anno 1786.

Al suo interno si trova il racconto della leggenda delle tre sante Archelaide, Susanna e Tecla, e del motivo per cui i loro resti sono conservati nel Monastero di San Giorgio a Salerno.

Le tre sante, che avevano conosciuto il martirio a Nola, vanno in sogno ad Agnese, monaca nel convento di san Giorgio, chiedendole di far traslare le loro ossa a Salerno.

Raccontato il sogno al vescovo, questi stabilisce di mandare a prendere i resti mortali delle tre Sante e di conservarli nel luogo in cui esse desideravano riposare, e dove si trovano ancor oggi, in una teca sotto i busti che le rappresentano. La leggenda si iscrive nella tradizione medievale del culto dei santi, protrattasi fino all’età moderna.

Il possesso di reliquie rendeva le chiese mete ambite dei pellegrinaggi, e ogni chiesa tentava perciò di acquisirne per accrescere il proprio prestigio, benché fosse proibito.

Non si conosce con esattezza la data in cui questa leggenda è entrata nella storia del monastero. Cassese, in Pergamene del Monastero Femminile di San Giorgio, si interroga su questa Passio alle pagine IX-X, situando, in maniera molto approssimativa, il ritrovamento delle reliquie intorno al 971.

ASSa, Corporazioni religiose, b. 60



Ultimo aggiornamento: 02/05/2023